domenica 20 aprile 2008

Una doppia battaglia

Nei giorni scorsi ho avuto occasione di recarmi a Bologna, città simpatica e cordiale, e nel treno leggevo uno di quei giornali gratuiti che si pubblicano ormai in tutte le città italiane, Bologna compresa.
In una stessa pagina due notizie di cronaca locale hanno attratto la mia attenzione.
La prima:
"Napoletano arrestato per spaccio di cocaina".
La seconda:
"Scippatore maldestro provoca incidente stradale".
Leggendo l'articoletto sotto questo secondo titolo si apprende che lo scippatore maldestro era milanese.
La sensazione è che allo spacciatore si addebiti d'essere napoletano più che spacciatore; al secondo si addebita invece di essere solo scippatore e che il fatto di essere milanese è solo un dettaglio.
Ovvio che notizie date in questo modo alimentino gli odi campanilistici e le spinte centrifughe.

Dimostrazione ne è una lettera di un lettore di "Repubblica" che scrive al giornale la sua esperienza vissuta. Racconta che all'Università di Milano, durante un intervello delle lezioni, ha assistito sbalordito allo show di un giovane "padano" che, salito in cattedra, ha iniziato a cianciare di meridionali parassiti e di necessità di tracciare una linea rossa sul Po.

Bè, se è vero che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, a me e a chissà quanti altri viene voglia di tracciarla dal Tronto al Garigliano questa linea rossa!!
Ho lo stesso sogno di Edoardo Bennato: "Il sogno delle Due Sicilie".

Sempre su questo giornale bolognese un lettore, la cui lettera è pubblicata in grande, al centro della pagina della posta, traccia un'analisi lucidissima, ma tutt'altro che condivisibile, sullo scontro di civiltà.
Dice:
"Abbiamo vinto il nazismo nel 1945, abbiamo vinto il comunismo nel 1989. Dobbiamo adesso combattere e vincere l'islamizzazione del mondo occidentale. Consiglio a tutti di guardare il bellissimo documentario 'Fitna', realizzato dal deputato olandese Geert Wilders. L'autore dell'opera ha già ricevuto minacce di morte di varia natura e adesso vive costantemente scortato e protetto dalle forze dell'ordine. Nonostante questo, il deputato olandese Geert Wilders vuole comunque salvare la nostra civiltà occidentale anche a rischio della propria vita, mostrandoci la natura brutale dell'Islam. Il documentario 'Fitna' mostra infatti chiaramente come la violenza sia parte integrante del Corano sin dagli albori. E di come il Corano dia istruzioni precise su come trattare violentemente le persone che loro ritengono infedeli: l'Islam non è una religione pacifica. L'Occidente, sempre e soltanto occupato a stracciarsi le vesti e a chiedere scusa, sta preparando il proprio suicidio".
In poche frasi questo lettore bolognese ha esposto e tradotto in parole comprensibili ai più quella che viene propagandata come guerra di civiltà.
La nostra missione di musulmani qui in Italia e nelle Due Sicilie sarà quella di confutare queste accuse inconsistenti, false e strumentali, parlando con i nostri interlocutori cristiani "nella maniera più acconcia" come il Corano ci consiglia. Ci proverò anch'io, nel mio piccolo, nei prossimi post, passo per passo, e con l'aiuto di Dio spero di dare il mio modesto contributo a questa che sarà la più importante missione in questa nostra breve vita terrena.

1 commento:

sudlibero ha detto...

ciao Mustafà, stai lavorando con impegno e coraggio, vai avanti per la tua strada accanto a Dio; stai facendo un bel blog, non ho letto tutto, ma sei in gamba come musulmano e come napolitano.
cià paisà.

vienimi a trovare su http://napoilitania.myblog.it/